Gelota: noi n.e.t. siamo ritornati da una crociera di sette giorni sulla nave “Eterno Riposo” della “Lota Crociere” e ringraziando Dio possiamo scrivere questo pezzo.
La nave “Eterno Riposo” è gigantesca, lunga centinaia di metri e alta quanto un palazzo di otto piani. Il transatlantico non si fa mancare nulla rispetto agli altri mezzi della stessa stazza: piscine, negozi, ascensori, lampadari di lusso e soprattutto una collezione d’arte moderna che se non ne capite niente come noi croceristi… pensereste, ma questi sono quadri? Sono sculture? Il pezzo forte della collezione è l’enorme scultura alta tre metri a forma di cesso, che se non fosse così grande potrebbe tornare utile nel momento del bisogno.
Quello che rende unica la nave “Eterno Riposo” è la plancia, ma di essa racconteremo tutto più avanti.
Durante la crociera abbiamo simpatizzato con il capitano, e come giornalisti de “La Stampa Abrasiva” siamo stati considerati dalla “Lota Crociere” ospiti di riguardo che ci ha onorato di sedere al tavolo del capitano Giovannino Sbruffone.
Abbiamo chiesto di visitare la plancia ed il capitano ci ha accontentato spiegandoci tutte le sue particolarità. Solo le navi della “Lota Crociere” hanno una plancia con queste caratteristiche, essa è attrezzata con tecnologie provenienti dalla NASA. Sotto il ponte della plancia ci sono razzi per lanciarla nell’atmosfera a diversi chilometri di altezza dalla nave. La plancia è anche dotata di paracaduti e di dispositivi gonfiabili per un sicuro ammaraggio similare ai moduli Apollo delle missioni lunari. Abbiamo chiesto al capitano a cosa potesse servire. Ci ha risposto che la “Lota Crociere” prevede da regolamento che il capitano ed i suoi ufficiali immediatamente inferiori a lui nella scala di comando in caso di naufragio devono essere i primi a scappare. Il capitano ci ha anche mostrato i bottoni che accendono i razzi e la leva che consente il lancio.
Nel frattempo siamo arrivati al momento che la “Lota Crociere” doveva passare vicino all’isola di Caplota. Il sole era tramontato da poco e la nave si dirigeva verso i faraglioni dell’isola.
“Capitano ma siamo in rotta di collisione!” Ha detto preoccupato Joseph Epomeo.
“Ho ricevuto l’ordine dal presidente di fare l’inchino in onore a capitan Uncino ed al senatore a vita Marioncello Rubato che abita in una villetta da lui costruita di fronte ai faraglioni, in barba ad ogni valutazione d’impatto ambientale. Devo passare in mezzo ai faraglioni anche se la manovra è azzardata altrimenti mi licenziano, ho famiglia, non distraetemi è una manovra che devo fare con precisione millimetrica.”
La nave “Eterno Riposo” mantiene la sua rotta dirigendosi in mezzo ai faraglioni, la prua era perfettamente al centro… ma più ci avvicinavamo, più affidavamo l’anima a Dio, in preda ad una crisi mistica.
Giunti vicinissimi ai faraglioni Uto Sfogo si è rivolto al capitano: “Capità cca nun passammo!”
“Non mi distrarre, ci sono riusciti altri capitani della compagnia devo riuscirci anch’io.”
La nave entra veloce come un proiettile tra i faraglioni, ma arrivati a metà delle sue lunghe murate sentiamo rumori sinistri e vediamo alzarsi delle scintille da entrambe le fiancate. Quando anche la poppa ha superato i faraglioni…ci sentiamo rinascere e sentiamo suonare le sirene della nave per salutare i caplotesi. Un albergatore della zona risponde anche lui suonando le trombe.
Tornando tra gli altri passeggeri, abbiamo avvertito un diffuso e cattivo odore e istintivamente abbiamo pensato che forse la scultura più importante della nave sarebbe potuta tornare utile.
Quando a fine viaggio siamo sbarcati, l’altoparlante così diceva: “Grazie per aver scelto Lota Crociere.”. Noi abbiamo pensato: “Prego!”; così per condividere gli eventi di questa indimenticabile crociera che ci ha psicologicamente marchiati, abbiamo deciso di scrivere questo articolo.
Nando Mandato