Il ministro delle finanze Trefossi ha dichiarato: “La guerra ai paradisi fiscali è iniziata! Non ci sarà tregua per i paradisiaci staterelli fiscali della nostra black list! Li abbatteremo tutti… uno alla volta!”
Nello stesso giorno la nave da guerra “Impresa Garibaldina”; una fregata (e non poteva essere altrimenti…) salpava alla volta di Monaco. Dopo alcuni giorni di navigazione si scorgevano le coste monegasche, appena arrivata in rada il comandante Nebbiolin, unico settentrionale a bordo, ha aperto il fuoco verso la rocca, il porto, il casinò, i grattacieli ed altri posti conosciuti del Principato. Purtroppo per i famosi tagli alle spese militari dovuti alla finanziaria triennale 2008, stilata da Trefossi, i cannoni hanno sparato a salve per mancanza di vere munizioni.
Gli indigeni pensando che fossero i botti di una festa, si sono portati in luoghi panoramici per osservare la fregata lotaniana.
Il comandante Nebbiolin indignato perché i monegaschi inconsapevoli di quello che stava accadendo non si erano intimoriti, ha ordinato lo sbarco delle truppe d’assalto composte esclusivamente da meridionali. Le truppe sbarcavano con fucili e mitra spianati, senza colpo sparare ma con atteggiamento minaccioso occupavano subito la zona delle piscine e dove si allestiscono i box durante il gran premio di formula uno.
A questo punto entra in scena la “Compagnia dei Carabinieri di Sua Altezza Serenissima il Principe”, unico corpo militare del principato, e sempre a causa di quei famosi tagli di Trefossi, anche le truppe d’assalto lotaniane sono sprovviste di proiettili e giocoforza si devono arrendere ai Carabinieri di Sua Altezza Serenissima.
Questo grave atto di guerra non tollerato dal principe di Monaco scatena il contrattacco della Compagnia dei Carabinieri “squadra sommozzatori” che assaltano la nave “Impresa Garibaldina”. Il comandante Nebbiolin alla vista dei primi militari monegaschi s’arrende e consegna la fregata senza colpo sparare.
Con la mira di uguagliare il suo avo Ranieri II, Sua Altezza Serenissima ordina di attaccare le coste lotaniane con la stessa nave catturata. Purtroppo la fregata “Impresa Garibaldina” (grazie a Trefossi) non ha il carburante per il ritorno, per cui le spese del il viaggio verso Lotalandia sono sostenute dal governo monegasco.
Poche ore dopo il presidente del consiglio lotaniano Salvatore Barato dichiara: “I lotaniani hanno spezzato le reni al Principato di Monaco, uno dei paradisi fiscali che stiamo perseguendo. La guerra è vinta!”