Mar Ligure: Si è svolta per il decimo anno consecutivo la festa di beneficenza a favore dei figli raccomandati e deficienti dei parlamentari lotaniani. All’invito si aderiva per la modica somma di 500.000 euro. La nostra inviata ha assistito all’evento sotto le mentite spoglie di una cameriera. Questo stratagemma che le ha permesso di guadagnare qualcosa, di mangiare gratis e soprattutto di non gravare sui rossi bilanci de “La Stampa Abrasiva”.
La festa si è tenuta su un lussuoso transatlantico in acque internazionali, noleggiato con i soldi dei contribuenti lotaniani. Gli inviti erano rivolti alle sole personalità di nazionalità lotaniana, nessun altro senza questo requisito, indipendentemente dalla carica ricoperta nel suo paese, poteva partecipare. Invitati e servitù si sono imbarcati dal porto di Monaco.
Tra gli ospiti il capo dell’attuale governo lotaniano di centrosinistra: Lotano Vili. Il suo predecessore, ora a capo dell’opposizione e presidente di una squadra di calcio di Lotalandia: il “Mierdalota”, Salvatore Barato e suo figlio Pescefeta.
Numerosi i ministri dell’attuale governo di centrosinistra ed i loro predecessori di centrodestra.
C’erano gli ultimi ministri della “pubblica ignoranza” Bertoldo Fontanina, il predecessore Lella Medioaizzato, il ministro dello “Scempio ambientale” Arturo Capraro Scarno e l’antesignano Mario Mettocemento, il ministro di “Indulti e ingiustizia” Crudele Mattacella, e il suo predecessore, Riccardo Cellettaperta, il ministro delle “finanze” Tonino Vuota Sacca ed il suo predecessore di centro destra Generoso Manobucata, il ministro in carica dei “lavori pubblici” Alberto Nunsaccummencia e il suo processore Gastone Lavori Eterni, il ministro dell’interno Gioioso Alienato ed il suo predecessore, di centrodestra, Ciro Scamorza.
La nostra inviata tra un servizio e l’altro, non necessariamente giornalistico, ha assistito al ballo in maschera dove tutti si sono travestiti da scienziati, dotti e intelligenti. Faceva eccezione Salvatore Barato che stava a cavalcioni su un giornalista che camminava carponi mentre era fustigato.
Il momento più riposante della serata è stato quando i vari politici hanno pronunciato i loro discorsi, che tutti seguivano con gli occhi chiusi. Tutti indistintamente si svegliavano solo quando era il loro turno per poi tornare a rilassarsi.
Un altro momento importante è stato quello dei regali ecologici, che risolvono per l’eternità i problemi connessi all’estinzione di specie animali e vegetali. A Lella Medioaizzato è stato regalato una borsa di pelle di coccodrillo del Nilo. A Crudele Mattacella una scatola di stuzzicadenti “Amazzonia” lavorati a mano, per ogni stuzzicadente, abbattuto un albero di almeno quaranta metri d’altezza. A Gioioso Alienato è stato regalato un carapace di testuggine gigante delle Galapagos, a Ciro Scamorza un corno di rinoceronte, a Gastone Lavori Eterni una testa di foca monaca impagliata, a Pescefeta Barato un borsone da calcio fatto con pelle d’iguana terrestre, a Mario Mettocemento due zanne di elefante, a Salvatore Barato una pelle di leone indiano e a Lotano Vili una pelle di tigre.
Il momento più divertente della serata è stato quando l’ex comico genovese Gipo Baco, reietto da tutte le televisioni, ha raccontato di tutte le figure di merda collezionate a livello internazionale da S. B. , ovvero Salvatore Barato. I racconti che dovevano essere seri erano invece divertentissimi tanto che la nostra inviata per le risate li ha seguiti dal gabinetto delle signore.
La festa si è conclusa all’alba. Gli invitati sono sbarcati a Monaco, poi sono andati tutti all’aeroporto di Marsiglia, ognuno con la sua auto marrone spesata con i soldi dei fessi e disgraziati contribuenti lotaniani che non possono o non riescono ad evadere il fisco. Li aspettavano un paio di aerei ministeriali spesati sempre alla stessa maniera, con i quali sono rientrati a Lotalandia.
Insomma una vera festa per lote svolta in acque internazionali per evitare le proteste ambientaliste di qualsiasi paese del mondo e allo stesso tempo fuori dal territorio lotaniano per non far sapere ai suoi abitanti chi sono i politicanti che li amministrano.