14 ottobre 2006: “La Stampa Abrasiva” ha composto la sua nuova squadra. Selezionatore Joseph Epomeo, che ha dovuto faticare non poco per sciogliere tutti i nodi connessi a questo rimpasto. Il nostro direttore da buon capitano ha governato la nave tra le varie correnti e correntoni (politici).
Nella squadra, dove vogliamo solo cavalli di razza, si è resa necessaria una prima scrematura fatta non solo a livello di curriculum, che erano di tutto rispetto, ma si è considerato anche l’allegato con le referenze di colui che faceva la raccomandazione.
Molti i curriculum cestinati dal nostro direttore, che usa una particolare procedura:
1) Appallottola il curriculum.
2) Si alza dalla scrivania indossando la maglietta casalinga del Napoli basket.
3) Si porta sulla linea del tiro libero.
4) Effettua il lancio verso un canestro da basket messo perpendicolare ad un cestino posto sul pavimento.
Qualora il tiro non dovesse andare a canestro le fasi 3 e 4 sono ripetute.
Il primo selezionato è un giornalista francese Jean Pierre Cretin, assunto perché di sinistra moderata e per aver capito la differenza che c’è in Italia tra centro-destra e centro-sinistra. Differenza che noi non riusciamo a riscontrare quando uno qualsiasi dei due schieramenti si trova al governo.
La squadra si è arricchita anche di Sampaio Coimbra Oliveira Redondo Filho Antonio Nelson Inacio Nazareth Hernandez de Souza, che può sembrare una squadra di calcio brasiliana, ma in effetti è una sola persona. Usanze brasiliane dove un bambino ha molti nomi ai quali va aggiunto un cognome quasi sempre doppio, triplo, quadruplo o triplo con doppio salto mortale. Comunque per i nostri lettori sarà facile ricordarlo perchè sin da bambino è stato sempre chiamato Scorfaninho. Questo brasiliano è un grande estimatore del “Che” ma soprattutto è raccomandato dal presidente brasiliano Lula. Quest’ultimo motivo ci ha convinto delle sue capacità, i suoi articoli recheranno la firma “Scorfaninho”.
Dopo due persone di sinistra bisognava scegliere una persona di area cattolica, l’opportunità si è presentata quando nell’ufficio del direttore è arrivato il tedesco bavarese Lothar Strunz che portava oltre al curriculum una sua foto con “Benedetto XVI”. L’Epomeo non ha avuto dubbi, era la persona che poteva controbilanciare le varie correnti politiche della nostra redazione.
A rendere eterogenea la squadra abbiamo aggiunto un verde proveniente dalla lontana Australia Steve Karen, che da ragazzo, prima di diventare giornalista, era un tuffatore di innata e inimitabile capacità. L’arabo Ali Nun Ta Acalah Ma khalie, laico ma di centro. Il camerunese Roto Mazzunka, raccomandato dal mitico Roger Milla e simpatizzante di movimenti suddisti e meridionalisti, inoltre molto fortunato, infatti a questo cronista quasi sempre la notizia gli piomba addosso senza che se la vada a cercare.
Anche una nobildonna nella compagine: la contessa Ana Esperanza del Carriuociolo, spagnola ma di lontane origini napolitane, i suoi avi si trasferirono in Spagna nel 1860, oggi vive nel Principato di Monaco.
L’ultimo acquisto è Pietro Sfaccimiello di Pietro, omonimo del nonno paterno. Insomma è un Pietro III ovvero è un PS3. Ingaggiato perchè quanto prima soppianterà il PS2. Questo giovane ha attirato l’attenzione dell’Epomeo perché malgrado la calura di questo ottobre, si è presentato con la sciarpa del Napoli recante anche lo stemma delle Due Sicilie. Ad un certo punto del colloquio ha detto: “Dio esiste… ne ho la prova!”. L’Epomeo ha chiesto, quale?... “Capo: la Juventus è in serie B!”. Questo giovane vorrebbe occuparsi in modo estremamente obbiettivo del Napoli, allo stesso modo in cui Emilio Fede tratta Berlusconi. La domanda decisiva per l’assunzione è stata: “ Quando in Italia è fuorigioco?” Risposta: “Quando un avversario della Juve sta andando in gol”. Assunto!.. malgrado la labile raccomandazione.
Sono stati confermati nella squadra: Uto Sfogo, ex allievo di Vittorio Sgarbi ed espertissimo di cronaca politica, Nando Mandato, inviato da Lotalandia, Giusy Pummarola, Mario Trappano e il nostro web-master e promoter Gian Vasaio. Tutti NET (Napolitani et Terroni).
La nostra squadra è sbilanciata in avanti a Sud ed a manca. L’ossatura rimane NET, a partire dal capitano (Napoletano verace). Gli stranieri le conferiscono un’aurea internazionale. Insomma una squadra mondiale.