Non tutti hanno le idee chiare su chi può essere definito terrorista. Le definizioni cambiano di epoca in epoca. Noi de “La Stampa Abrasiva” abbiamo deciso di fare un servizio utile all’umanità.
Dall’attentato alle “Torri Gemelle” ad oggi abbiamo letto qualche articolo e visto qualche telegiornale e queste sono le definizioni attuali estrapolate.
A livello internazionale è terrorista chi con la violenza difende la propria patria da invasori stranieri provenienti da paesi del primo mondo; chi desidera che il proprio paese abbia gli stessi diritti dei paesi più ricchi, chi combatte contro gli Stati Uniti d’America e Israele.
Tantissimi sono i terroristi ideologici, che non fanno uso di violenza, ma le loro idee seminano il terrore. Tra questi possiamo inserire chi è contro la globalizazione, il liberismo economico, il capitalismo, chi è per una più equa distribuzione delle ricchezze, chi vuole diminuire il divario tra i paesi del nord e del sud del mondo, chi vuole una cooperazione tra i popoli basata sulla pari dignità, chi è per una filosofia di vita non materialista e chi desidera che l’uomo sia più importante dei capitali.
In Italia, è considerato terrorista colui che rientra nelle definizioni già elencate e inoltre chi difende l’integrità ambientale e il diritto alla salute della propria comunità contro le decisioni prese da enti territoriali superiori sotto la pressione di lobby di potere, coloro che sono contro la presenza dei soldati italiani in Iraq, chi per la tutela dell’ambiente è contro opere pubbliche molto costose e di grande impatto ambientale, coloro che nutrono anche una minima antipatia per il capo del governo, il capo della casa delle libertà, il capo di Forza Italia, il fondatore della Mediaset e il presidente del Milan, chi crede che con l’euro i prezzi siano saliti alle stelle e chi crede che l’Italia è in recessione economica.
Speriamo che leggendo queste definizioni non ci siano molte persone che si sono riconosciute terroriste.